Vita della malattia

Vita della malattia
Vita della malattia

Per comprendere qual è il processo che precede la manifestazione di una patologia, devo chiedere al lettore di fare uno sforzo di comprensione che va al di là dell’abitudine di pensiero che accomuna l’idea occidentale della malattia.
Il primo passo da compiere è comprendere che gli esseri viventi non sono composti solo da carne e ossa, ma anche da una psiche che influenza il corpo (tale concetto viene meglio spiegato nel capitolo della “psicosomatica”) e da un’energia che “avvolge” l’essere, come un fluido che deve essere concepito come parte integrante ed essenziale della vita: il corpo energetico che racchiude, a sua volta, il corpo eterico, il corpo astrale, il corpo mentale e quello causale.
Questa teoria viene confermata da un esperimento condotto da alcuni ricercatori nel campo medico, i quali sostennero la tesi che, al sopraggiungere della morte, ogni essere pesa circa 500 grammi in meno.
Lo stupore e l’incredulità che creò tale ricerca nel mondo della scienza e della medicina tradizionale fu molta, ma la realtà dei fatti era altrettanto palese. Ora, è inutile sottolineare che la scienza ufficiale non indagò oltre e ancora oggi non prende in considerazione tale elemento, ma a noi serve per comprendere dall’inizio la malattia, dal momento del suo “concepimento”.
Questo fluido che “avviluppa” il nostro corpo fisico è composto da diversi “strati” che più precisamente vengono denominati: corpo eterico, corpo astrale,
corpo mentale e corpo causale. Per semplificare la comprensione prenderemo in considerazione l’insieme di questi corpi astratti come un unico corpo che chiameremo: corpo energetico.

La medicina vibrazionale, floriterapia compresa, vede l’entità fisica come la risultanza della manifestazione energetica. Gli esseri umani sono visti come un insieme di campi energetici collegati attraverso sistemi fisico-cellulari. Questo insieme è organizzato e alimentato da strutture di energia sottile che collegano l’energia vitale con il corpo. Per la medicina vibrazionale vi è una struttura gerarchica di energie sottili che predispone la funzione elettro-fisiologica, quella ormonale e quella cellulare all’interno del corpo fisico: sono queste energie sottili che danno luogo allo stato di salute o di malattia. La frequenza vibrazionale di queste energie sono influenzate dalle nostre emozioni, dal grado di equilibrio spirituale, dall’ambiente e dalla tipologia
e qualità del cibo con cui ci nutriamo.
La chiave di volta per la cura delle malattie non può limitarsi semplicemente ad interventi fisici e locali di rapida soluzione, ma deve essere cercata nel riequilibrio dei campi energetici che causano la manifestazione delle disfunzioni a livello cellulare e quindi fisiche. La dimensione emotiva è la base energetica di tutta la vita poiché è l’energia dello spirito che anima la struttura fisica. Anche la stessa consapevolezza è una forma di energia completamente legata alla manifestazione cellulare del corpo fisico. La medicina vibrazionale usa forme specializzate di energia, i Fiori di Bach ne
sono un esempio, per riequilibrare le frequenze distorte che sono la causa “invisibile” di una malattia; i campi energetici riequilibrati regolano la fisiologia cellulare che opera ad un livello superiore della struttura umana.

Sempre dal punto di vista della medicina vibrazionale, Einstein con la famosa equazione E = mc², dimostrò che la materia e l’energia sono i due aspetti della stessa sostanza di cui è composto l’Universo: tale sostanza è l’energia primaria, o vibrazione, di cui anche noi siamo composti. Questo è il motivo per cui le discipline che agiscono a livello energetico, o vibrazionale, di base possono essere incluse nella definizione di medicina vibrazionale. Per questa, tutti gli organismi sono legati tra loro da una sottile forza vitale che crea sinergie attraverso una grandiosa organizzazione strutturale di componenti molecolari. A causa di questo sinergismo, l'unità vivente risulta molto più della somma delle sue parti: la forza vitale crea ordine nei sistemi viventi e continuamente ricostruisce e rinnova il veicolo cellulare attraverso il quale si manifesta.
Quando l’energia vitale abbandona il corpo sopraggiunge quella che noi definiamo “morte”: la struttura fisica degrada lentamente in un insieme scoordinato di elementi chimici; questa caratteristica distingue i corpi viventi dai non viventi e gli uomini dalle macchine. Gli operatori che facilitano il ripristino dell’armonia del corpo energetico di un sistema vivente (reky, E.F.T., PSYCH-K, floriterapia, logosintesi, ecc) guardano al corpo umano come a un modello da cui possiamo capire non solo noi stessi, ma anche i meccanismi interni della natura ed i segreti dell’Universo: ecco perché l’uomo è considerato il “micro-cosmo” rispetto all’Universo, considerato il “macro-cosmo”.
Attraverso la visione dell’uomo come essere composto maggiormente di energia e poi di materia, si istituisce un nuovo modo di guardare alla salute e alla malattia.

È importante tener presente la “vita della malattia”:

  1. come nasce
  2. in quali condizioni si sviluppa
  3. di cosa si nutre
  4. cosa diventa quando “matura”

1-2. Come già detto, la malattia “nasce” da emozioni negative, consce o non, che se prolungate nel tempo, diventano veri e propri tratti caratteriali che causano una distorsione del corpo energetico. Qualsiasi individuo prova delle emozioni negative, ma coltivarle o reputarle una componente naturale della propria esistenza è un errore che va assolutamente corretto.
Pensare che l’ira, l’odio, l’invidia, la superbia, la tirannia, l’eccessiva preoccupazione, l’egoismo, l’avidità, ecc., siano bagaglio inalienabile dell’uomo o semplicemente uno stato al quale rassegnarsi è sbagliato perché impedisce un’analisi obiettiva delle proprie emozioni negative, mentre ricercare le motivazioni nel profondo di se stessi potrebbe essere un passaggio obbligato verso un atteggiamento critico e senz’altro più costruttivo, al fine di sconfiggere eventuali malattie al loro primo manifestarsi.

3-4. La malattia, nel suo progredire, deve essere alimentata da un cibo che, in questo caso è la sua stessa carne. Questo concetto crudo, ma reale, trova conferma negli studi di psicosomatica dove, in presenza di una patologia, si individuano il messaggio e il significato che l’organo colpito ci lancia attraverso sintomi quali l’infiammazione, ipo o iper-attività, tumore ecc., in questo modo il corpo energetico, manovrato dalle nostre emozioni, proietta ciò che gli trasmettiamo.
La visione olistica di una patologia tiene conto sia della manifestazione patologica, sia degli stati d’animo della persona colpita, sia dell’ambiente e della realtà che circondano il malato; a questo punto della raccolta dati si individua la vera causa ed infine si agisce su tutti e tre i corpi.
L’obiettivo è la vera guarigione che porta obbligatoriamente con sé la modifica del conflitto tra Anima e Ego.
È in questo ambito che le essenze floreali del Dott. Bach ci possono aiutare.
“La sola scienza non può salvare l’uomo” (Ruggero Magno, L’Opus Maius,1214).
Qualunque malattia, per manifestarsi, necessita di tempo, così come la guarigione.

Le malattie ereditarie cambiano anch’esse forma, se si pensa che sono tali anche perché il figlio acquisisce dal genitore la stessa modalità di affrontare le varie realtà della vita. Non dobbiamo dimenticare che il 95% della nostra esistenza è “guidata” dall’inconscio; un bambino impara le regole insegnate verbalmente ma, quando noi non ce ne accorgiamo, ci osserva ed emula i nostri atteggiamenti.

Se io insegno a mio figlio a essere altruista, ma inconsapevolmente mi comporto egoisticamente, mio figlio farà altrettanto: sarà, quindi, altrettanto facile che se soffro di una malattia “derivante” dall’egoismo, a mio figlio possa toccare la stessa sorte.
Certamente questo esempio non vale in assoluto, malgrado ciò davanti a una malattia ereditaria bisogna indagare nel tratto caratteriale che accomuna il genitore al figlio.

NOTA BENE: Questo testo è tratto dal libro Aleternativamente “funzioniamo” così, Eremon Edizioni, è privato e protetto da ©Copyright.
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