Ulcera duodenale
Tendenzialmente, un soggetto ipoteso non appare particolarmente stimolato dall’ambiente esterno, è piuttosto passivo, evita comunque conflitti e resistenze. Non si mette mai alla prova fino in fondo, né si mette in gioco o in discussione radicalmente.
Apparentemente di fronte a situazioni estreme si ritira; addirittura può soffrire di svenimenti e rinuncia alle proprie responsabilità.
Spesso attira l’attenzione proprio ritraendosi o assumendo l’atteggiamento di chi “non è all’altezza, incapace” o di “vittima”.
Manca la pressione necessaria a un’azione puntuale.
L’ipotensione viene spesso sottovalutata anche se può condurre a svenimento, vertigini, disturbi dello stato di coscienza, mal di testa, rallentamento cognitivo.
Altri sintomi correlati sono pallore e sudorazione fredda. Nel linguaggio psicosomatico l’ipotensione è una richiesta d’aiuto, un’ammissione della propria debolezza e dell’incapacità a gestirsi la vita; spesso è collegata a uno stato depressivo.
Il soggetto si sente minacciato dal mondo circostante e cerca di scappare dagli eventi, rifugiandosi nell’incoscienza. Si tratta di un riflesso di morte. Il paziente si vuole sottrarre alla realtà ed è fortemente limitato nella fiducia in sé.
Cerca di risparmiare il più possibile le proprie energie e si rifugia in se stesso se qualcuno pretende qualcosa da lui.
Riesce a mostrare la propria vulnerabilità così che gli altri vadano in suo aiuto.
Di frequente, queste persone si sentono annoiate e non vogliono fare ciò che viene loro richiesto; si lamentano della vita e non riescono a darsi degli obiettivi. Il modello educativo famigliare è quello dello pseudo-vizio: i genitori gli mandano costantemente segnali ambivalenti sulle sue capacità ed evitano che si assuma delle responsabilità.
I soggetti ipotesi trasformano i loro disturbi in modo tale da trarne vantaggio, così da essere reputati vittime risparmiandosi fatiche e difficoltà. Questo li conferma ulteriormente nelle loro strategie regressive infantili.
Lo stato d’animo a cui si fa riferimento corrisponde all’essenza floreale C., il cui principio fondamentale è la sconnessione tra la realtà del qui e ora e la propria realtà idealizzata. Di conseguenza questo stato d’animo può indurre a somatizzare attraverso l’ipotensione, il cui significato simbolico è quello di evadere dalla realtà percepita come insormontabile.
Tale stato d’animo di base si può estendere anche ad altri stati quali l’apatia W.
R., uno stato depressivo di origine nota G., la scarsa fiducia in sé L.
NOTA BENE: Questo testo è tratto dal libro Aleternativamente “funzioniamo” così, Eremon Edizioni, è privato e protetto da ©Copyright.
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