Testimonianza percorso
Con i fiori di Bach di Violetta.


Amo le sintesi e Donatella mi è piaciuta perché fin dal primo colloquio ha “colpito nel segno” …che è poi una sorta di cicatrice antica, mai ben rimarginata. Vero è che il mestiere di genitore non è facile ma quando è il tuo stesso padre a cercare di ucciderti perché sei nata, disturbando così i suoi progetti, seppur ci sia la giustificazione di una patologia psichiatrica, difficile ne risulta l’elaborazione. Non a caso infatti mi trovavo compagni che lo ricalcavano, trovandomi spesso a subire le loro angherie con dentro lo stesso stupore. “Ma perché fa così? Perché non capisce che sono una brava persona?”
Da adolescente mi ero messa a mangiare tutti i fiori che incontravo e anche se alcuni avevano un sapore pessimo ho continuato a farlo sistematicamente…. Tant’è che quando dopo anni son venuta a conoscenza del metodo di Bach, ho sorriso capendo che quel mio strano fare era in fondo un modo per auto-curarmi. Nonostante questo però non li avevo mai assunti. Ho fatto altre esperienze, mettiamola così ma ora che il tempo che ho a disposizione si sta fisiologicamente consumando ecco che “Puff” la incontro…. La riccioluta alchimista che con sapienza fa miscele di essenze.
Ho ricominciato quindi a ricordarmi i sogni e pian piano a sentirmi meglio anche perché finalmente ho sguinzagliato la legittima difesa che passa anche da quei sani vaffanculo detti di cuor, che troppo poco ho espresso in passato. Giustificare il comportamento nefasto degli altri non fa bene ne a me ne a loro e prendendo per mano la bimba piena di lividi che ho comunque dentro ho iniziato a far cose diverse, che divertono entrambe.
Sorridendo ringrazio quindi Donatella, la sua dolcezza e il suo sensibile acume. Grazie e W i fiori!!!!