Psoriasi
Affezione cronica dell’epidermide, caratterizzata da macchie squamose e desquamanti,
non pruriginose. Nel linguaggio psicosomatico significa che il paziente vorrebbe uscire dalla propria pelle. La psoriasi è considerata la prosecuzione di una malattia neonatale, la crosta lattea. Il soggetto vive sentimenti di insuccesso e fallimento in modo alternato e conflittuale. Il modello famigliare lo spinge a voler avere risultati indiscutibili, per attirare l’attenzione di uno dei due genitori. Ha contemporaneamente paura di non riuscire a esaudire le proprie aspettative; vive, per questo motivo, in uno stato di costante tensione. Si tratta di una malattia autoimmunitaria che esprime autoaggressività. Il soggetto non riesce ad avere visioni alternative rispetto ai suoi problemi come, per esempio, rinunciare, elaborando la propria ansia di successo. Anche nell’ambito sessuale, si sentono pressati dall’ansia di prestazione.
Lo stato d’animo a cui si fa riferimento per la psoriasi è rappresentato dall’essenza S., in relazione al conflitto interiore che nasce dalla percezione delle aspettative riposte su di lui provenienti dall’esterno e da ciò che egli sente e desidera. Tale conflitto lo porta a essere in costante tensione e a vivere sentimenti di insuccesso e di fallimento. Questi ultimi stati d’animo possono essere riequilibrati con le essenze: L., se il sentimento di fallimento riguarda la scarsa stima di sé o la poca obiettività verso le proprie potenzialità; G., se la persona non agisce in seguito alla paura di fallire; E., se si è sovraccaricata di impegni e teme di non essere all’altezza di poterli portare avanti. P. permette al soggetto di non implodere tale aggressività contro se stesso.
In oltre si può agire sia con l’applicazione locale usando una crema “composta” seguendo il principio transpersonale delle frequenze vibrazionali, sia con la fito-spagiria.
NOTA BENE: Questo testo è tratto dal libro Aleternativamente “funzioniamo” così, Eremon Edizioni, è privato e protetto da ©Copyright.
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