Osteoporosi
Malattia caratterizzata dalla diminuzione del tessuto osseo senza decalcificazione delle ossa, con conseguente fragilità. Nel linguaggio psicosomatico indica che il soggetto si sente abbandonato a se stesso. L’osteoporosi compare sempre in presenza di altre patologie, come per esempio, la colite ulcerosa o il morbo di Chron. Il compito principale delle ossa è quello di sostenere il corpo e proprio questa funzione di sostegno psicologico viene meno con il processo di invecchiamento, quando appunto si evidenzia l’osteoporosi. Essa si presenta quando il sostegno della vecchiaia scompare
(vedovanza) o si allontana (figli). Anche in caso di pensionamento può comparire l’osteoporosi.
Lo stato d’animo a cui si fa riferimento nel caso dell’osteoporosi è rappresentato dall’essenza C., in relazione alla fragilità del soggetto rispetto a persone o situazioni dominanti e che non sono accoglienti sulla sfera affettiva. Generalmente, tale stato d’animo può indurre alla poca stima di sé, che fa riferimento all’essenza L.
C. è l’essenza utile in questo ambito per non accusare il venir meno dell’immagine e del ruolo che, prima della vedovanza o della separazione dai figli, confermavano il suo compito sociale. A ogni modo il soggetto attraversa una fase di cambiamento (vedovanza, pensionamento, allontanamento, ecc.), pertanto l’essenza W. è indispensabile perché agevola l’adattamento a una nuova fase della vita;
anche H. aiuta la persona a lasciare andare il passato consolidato, in favore di un futuro diverso, ma non necessariamente peggiore rispetto al passato che ha idealizzato.
NOTA BENE: Questo testo è tratto dal libro Aleternativamente “funzioniamo” così, Eremon Edizioni, è privato e protetto da ©Copyright.
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