Febbre Psicogena

Innalzamento della temperatura corporea in assenza di cause organiche. Spesso i soggetti che soffrono di febbre psicogena si trovano in un vicolo cieco; reagiscono alla vita semplicemente ammalandosi. Fin dall’infanzia hanno sperimentato che la malattia porta dei vantaggi, almeno immediati, come il non prendersi responsabilità e attirare l’attenzione. Tali soggetti si percepiscono senza possibilità di aiuto. Hanno grosse difficoltà relazionali, spesso soffrono di un cattivo sviluppo dell’Io e di debolezza del sé. Non hanno capacità di confronto e rifuggono nella depressione. Alla febbre si aggiungono altri sintomi come la stanchezza, le vertigini e disturbi del sonno.

Lo stato d’animo a cui si fa riferimento per la febbre psicogena è rappresentato dall’essenza C. in associazione alla manipolazione affettiva. È chiaro che il soggetto si senta solo o isolato e ciò gli reca molta sofferenza. Inoltre non vede vie d’uscita dalla sua condizione. Lo stato d’animo di “abbandono” è riequilibrabile con l’essenza S. C. La problematica dell’iposviluppo dell’Io e della  conseguente debolezza del sé, può essere rinforzata dall’essenza L.

NOTA BENE: Questo testo è tratto dal libro Aleternativamente “funzioniamo” così, Eremon Edizioni, è privato e protetto da ©Copyright.
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