Epatite

Affezione infiammatoria del fegato. Il significato psicosomatico è la rappresentazione della rabbia, dell’irritazione e il senso di impotenza conseguente. Il fegato ha molte funzioni e spesso, soffre di affezioni dopo l’insorgere nel soggetto di una depressione che si manifesta attraverso l’auto-distruttività. Gli ammalati epatici si arrabbiano molto più con se stessi che con gli altri e non sanno difendersi. Per questo motivo si ammalano; hanno poche autodifese. Non sanno esprimere la propria rabbia. Fin dall’infanzia si sentono rifiutati e crescono nell’ambivalenza famigliare. Non hanno potuto esprimersi come desideravano e si sono sentiti causa di irritazione o disturbo per qualcuno a loro caro, perciò si comportano verso loro stessi con intenti di disturbo e auto-irritazione. Debbono imparare ad accettarsi.

Lo stato d’animo a cui si fa riferimento per l’epatite è rappresentato dall’essenza P., in relazione all’autodistruttività e all’autopunizione, così come all’implosione di rabbia e sofferenza. Il soggetto nega e rifiuta di esprimere la propria aggressività perché non si ritiene degno di poterla esprimere. Ciò comporta l’implosione di qualunque emozione negativa, come la rabbia che scarica sul fegato.    C. A. è l’essenza corrispondente al senso di rifiuto di se stessi, poiché tali soggetti si percepiscono come persone che stimolano negli altri solo sentimenti negativi di irritazione e disturbo. Il C. influisce sulle scarse autodifese, fragilità dell’Io con assenza del confine dell’Io stesso e senso di impotenza. Anche in questo caso A. e C. P. possono aiutare la persona a non implodere e, quindi, a non somatizzare, oltre che a prender coscienza delle realtà oggettive in alternativa alla realtà soggettiva, l’unica che loro conoscono.

NOTA BENE: Questo testo è tratto dal libro Aleternativamente “funzioniamo” così, Eremon Edizioni, è privato e protetto da ©Copyright.
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